
Ambiente e cura degli animali: si tratta di due aspetti che devono essere sempre collocati in cima alla lista delle priorità per quanti hanno un’azienda agricola. Preservare tale ecosistema deve essere un obiettivo fondamentale: qualora gli animali ricevono un’alimentazione corretta e di qualità, ecco che il loro benessere aumenta e fa bene non solo all’ambiente, ma anche all’uomo. Individuare un foraggio di qualità non è difficile, visto che l’erba medica disidratata rappresenta una soluzione decisamente interessante e vantaggiosa sotto tanti punti di vista.
Perché conviene puntare sull’erba medica
Si tratta della sola pianta di natura estensiva che viene impiegata nel settore dell’alimentazione degli animali. Viene considerata la vera e propria “regina” delle foraggere: merito di un elevato valore nutritivo e di un altrettanto alto livello di produttività. Tra gli altri pregi anche una notevole facilità di adattamenti sia a climi che a substrati differenti.
Tra le principali caratteristiche dell’erba medica, è da evidenziare la presenza di diversi elementi fondamentali nella dieta per tanti animali. Si tratta di beta-carotene, vitamine, omega 3 e proteine. È chiaro che tutti questi elementi verranno poi rilasciati nei prodotti realizzati con il latte degli stessi animali. Il detto “siamo ciò che mangiamo” è più che mai valido e importante da rispettare.
I vantaggi dell’erba medica disidratata
Con l’obiettivo di tendere a prestazioni zootecniche importanti, si rende necessario basare la razione degli animali su dei foraggi contraddistinti da un’ottima qualità. Questi ultimi, quindi, devono essere prodotti tramite una procedura di essiccazione forzata, da prediligere in confronto al più classico sistema dell’essiccazione in campo. In questo modo, la fienagione non è più strettamente dipendente dall’andamento del clima in ogni stagione, consentendo una migliore gestione dello sfalcio, che verrà eseguito sempre in relazione al grado di maturazione della pianta.
Tra i punti di forza dei foraggi a base di erba medica di qualità troviamo la capacità di riuscire a conservare tanti componenti extra-nutrizionali, evitando che al loro interno possano formarsi delle muffe piuttosto che delle fermentazioni interne, che possono portare a malattie anche molto pericolose.
L’erba medica non può mai mancare in tutte le razioni di vacche da latte, così come nell’alimentazione dei conigli, delle capre e delle pecore. Proprio queste ragioni, l’erba medica è diventata un foraggio estremamente importante per la dieta di tanti animali, in modo particolare erbivori, ruminanti e monogastrici.
Tra i vari aspetti convenienti legati all’uso e alla coltivazione dell’erba medica troviamo quella di svolgere una funzione di fertilizzante naturale a tutti gli effetti. I substrati che vengono coltivati con questa pianta si caratterizzano per diventare molto più ricchi di nitrati, così come di tanti elementi minerali.
Benefici e suggerimenti d’impiego
Il fatto di avere un alto contenuto di proteine di notevole qualità, senza dimenticare che la componente fibrosa è piuttosto degradabile, rende l’erba medica molto importante in qualsiasi tipo di alimentazione animale.
La conservazione dei nutrienti più digeribili che si trovano all’interno della pianta verde è legata a doppio filo a una raccolta che viene svolta durante l’epoca vegetativa precoce. Importante, in tal senso, anche il processo di disidratazione. Così facendo, ecco che l’apporto nutrizionale che viene garantito dal foraggio aumenta notevolmente.
Di conseguenza, gli aspetti benefici sono numerosi. In primo luogo, l’erba medica come foraggio è in grado di garantire una notevole diminuzione dello stress termico. Interessante anche mettere in evidenza come sia un foraggio a tutti gli effetti salubre, in cui non sono presenti dei corpi estranei. Le proteine vegetali sono di elevata qualità e non sono transgeniche.
Uno dei suggerimenti migliori da seguire in riferimento alla somministrazione dell’erba medica come foraggio per animali erbivori e ruminanti è sicuramente quella di usarla nel corso della fase di produzione. Ovviamente, è importante che a orientare la razione alimentare siano le indicazioni del veterinario.